Il dibattito internazionale sul ruolo
degli operatori di supporto, sulle relative competenze e
ambito di pratica professionale è attivo da molti anni. Aggiornare
periodicamente lo stato dell’arte sui diversi modelli
di formazione delle figure di supporto, sulle competenze
e responsabilità attese a livello internazionale aiuta
a tenere monitorata l’evoluzione di queste figure e a informare
le scelte italiane. Obiettivo. Tracciare le classificazioni
e denominazioni degli operatori di supporto a livello internazionale,
descrivendo (a) dove sono formate queste figure,
con quali percorsi, e per quali competenze, e (b) dove
possono lavorare e con quale livello di autonomia/interdipendenza
rispetto alle altre professioni sanitarie. Metodo.
È stata condotta una revisione narrativa della letteratura
prendendo in esame i documenti prodotti dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità e dall’Unione Europea, dal Regno
Unito, dal Canada e dagli Stati Uniti. Risultati. Sono
stati selezionati 14 documenti. Nei sistemi classificatori sono
previste numerose figure di supporto, di cui sono state
individuate 32 differenti denominazioni, formate nella scuola
secondaria superiore o nei college e con un range di competenze
che va da quelle semplici di natura alberghiera ad
altre tecniche fino a quelle educative. Queste figure sono
supervisionate non solo da infermieri e in alcuni Paesi hanno
l’obbligo della registrazione in albi per esercitare. Discussione.
Dai risultati emerge un’importante eterogeneità
nelle figure di supporto a livello internazionale.