Nelle case di Trieste così come in quelle del Carso sloveno e italiano, quando si apre il rubinetto, escono acque che hanno storie e origini diverse.
Una parte di esse proviene dai sistemi di acquiferi della Pianura Isontina, estratte a circa 150-200 m di profondità, ma considerevole è anche il contributo dovuto alle acque ipogee del Carso Classico: il 100% di quelle dell’acquedotto sloveno e circa il 20% di quelle italiane. Le acque sono contenute all’interno dell’idrostruttura carsica e fluiscono attraverso i grandi condotti e le miriadi di piccole fratture che suddividono l’ammasso roccioso carbonatico.