L'autore affronta le vicende della neutralità veneziana nel primo Settecento nel tentativo di far emergere «la rete di significati che si annodano attorno al concetto di neutralità, così come inteso e praticato dal governo veneziani». Con tale obiettivo l’attenzione va alle «strategie discorsive, giuridiche e operative messe in campo», mentre l’autrice si addentra nello spazio – lo «scarto» – esistente «fra discorso pubblico e pratica marittima».