I regimi globali si sono consolidati soprattutto nell’arena economica delle relazioni internazionali. Nel saggio, vengono criticate le definizioni che collegavano i regimi alle prassi ripetute, o alle regole informali. Veniva poi proposta una concezione solo giuridica dei regimi, collegata al diritto codificato ma soprattutto consuetudinario. Altrimenti, si incappava nel cosiddetto conceptual stretching. Inoltre, veniva smentita l’esistenza di regimi in materia di investimenti esteri o nel settore del petrolio. Inoltre, nel saggio veniva elaborata una classificazione (innovativa in letteratura) tra regimi gerarchici, paritetici e preferenziali. Poi veniva analizzata nel dettaglio l’evoluzione soprattutto dei regimi commerciale e monetario (e delle corrispettive organizzazioni globali: il Wto e il Fmi), al cui proposito esisteva un po’ di confusione in letteratura.
