La corrente futurista, contestatrice e dirompente, si rivela capace di stravolgere le coordinate e i codici della produzione culturale all’insegna di una dialettica dell’attualità. E’ molto attuale la percezione del bisogno innovativo come caratteristica della modernità e irrisione delle consuetudini, dimostrando una forte consapevolezza del nuovo Zeitgeist. Tale cognizione permette una produzione artistica sintomatica della determinata situazione storica. Le medesime condizioni che determinano la nascita e la diffusione del cinematografo sono proprio i presupposti sociali e tecnologici idolatrati dai futuristi: in primis la velocità urbana ed il progresso tecnologico. Tratto decisivo resta lo spirito beffardo e dissacratore del movimento futurista italiano, che firma le invenzioni del manifesto e del film "Vita futurista" di Arnaldo Ginna, terreno di prova per nuove creazioni, nuove tecniche, nuovi modi futuristi di giocare con la realtà, deformandola, rendendola nuova, veloce, “parolibera”.