Questo saggio affronta alcune delle argomentazioni che vengono utilizzate più frequentemente nel dibattito riguardante la tutela delle lingue minoritarie da parte di quanti sono contrari a qualsiasi forma di riconoscimento e di promozione istituzionale del pluralismo linguistico. In questo quadro figurano in particolare tre presunte antinomie teoriche: tra
universale e differenza, tra uguaglianza e diversità e tra individuo e collettività. C’è poi un quarto argomento che viene opposto alla tutela delle lingue minoritarie e riguarda la loro utilità nella comunicazione. Queste posizioni vengono messe in discussione, evidenziandone l’assenza di effettivo legame con la realtà e la natura pregiudiziale e ideologica. Vengono altresì proposti alcuni «buon motivi» a favore della tutela delle minoranze e della promozione efficace e concreta del pluralismo linguistico.