Tra le molteplici espressioni del cosiddetto “paesaggio di pietre” pugliese, i muri a secco delle Murge alte si caratterizzano per la tradizionale tecnica di costruzione, basata sulla sovrapposizione di scaglie di tufo poste a incastro. Fungendo da confine tra diversi appezzamenti di terreno, essi catturano lo sguardo dei visitatori che soggiornano sull’altipiano carsico, trovando una piacevole e tranquilla alternativa alle vacanze balneari salentine. Nell’ottica di tutelarli dai fenomeni erosivi e dall’incuria, assume rilevanza la creazione di una base dati vettoriale dei muretti, capace di costituire il punto di partenza per lo svolgimento di elaborazioni volte, tra l’altro, al calcolo della lunghezza complessiva delle murature e alla ricerca dei segmenti che si trovano all’interno delle aree sottoposte a vincolo. Introducendo le caratteristiche essenziali delle Murge alte, il contributo si concentra sul workflow di un algoritmo GIS che elabora il servizio WMS del Catasto per estrapolare il dato vettoriale delle particelle, sul cui confine ricercare i muri a secco tramite comparazione con immagini dall’alto. In considerazione della copertura (quasi) nazionale del servizio, la procedura troverebbe applicazione anche al di fuori dell’area studiata, fungendo da supporto per la mappatura di ulteriori oggetti d’interesse per la Geografia applicata.