Vulnerabilità dei ponti italiani nei confronti dei carichi da traffico in relazione all’evoluzione del quadro normativo dalla Normale del 1933 ad oggi
Nell’arco dell’ultimo secolo la definizione dei carichi da traffico per la progettazione dei ponti stradali italiani ha
subito una continua evoluzione, a partire dai primi riferimenti normativi nel 1933 fino alle attuali NTC2018. Le
modifiche nella disposizione e nell’entità dei carichi di progetto che si sono succedute nel corso degli anni hanno
comportato variazioni non trascurabili, sia in diminuzione sia in aumento, nell’impegno statico complessivo
richiesto ai ponti rispetto alle precedenti normative.
Nell’ambito di un più ampio studio sul rischio strutturale dei ponti esistenti nei confronti dei carichi da traffico è
certamente d'interesse indagare quale sia l’influenza della norma di progettazione utilizzata sul rischio stesso. La
memoria presenta alcuni dei risultati di un’indagine condotta a tal fine, con riferimento alla tipologia dei ponti a
graticcio in c.a. o c.a.p. a campate semplicemente appoggiate, tra le più diffuse fra i ponti di luce medio-piccola.
Il confronto tra gli effetti dei carichi di progetto previsti dalle normative storiche e quelli derivanti dalle
corrispondenti azioni previste dalle attuali NTC2018 è fatto con riferimento alle sollecitazioni calcolate nella trave
di riva. I risultati ottenuti per le normative storiche sono anche confrontati con quelli relativi agli schemi di
carico previsti dalle nuove “Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, della sicurezza ed il
monitoraggio dei ponti esistenti” per diversi livelli di transitabilità. Il presente studio può fornire elementi utili
alla definizione di criteri speditivi per la valutazione preliminare dei ponti o per la limitazione del traffico, basati
sulle caratteristiche geometriche degli impalcati e sulla loro epoca di progettazione