La crisi sanitaria che ancora stiamo attraversando ha messo a dura prova il nostro vivere insieme, dentro gli spazi domestici, negli spazi pubblici, nei servizi collettivi. Accanto alla vulnerabilità dei nostri corpi di umani, stiamo sperimentando la vulnerabilità dei corpi urbani, degli spazi che abitiamo, tra l’interno e l’esterno delle case. Ogni giorno viviamo le difficoltà delle relazioni tra il corpo e lo spazio, e, forse mai come in questo tempo, stiamo comprendendo quanto la nostra salute e l’ambiente in cui viviamo siano strettamente interrelati.
La pandemia può dare allora l’occasione per realizzare spazi capaci di generare e mantenere la salute dei propri cittadini? In che modo progetti e politiche possono farsi carico, contemporaneamente, della fragilità dei corpi umani e dei corpi urbani? Come lo spazio abitabile può essere ripensato e riconfigurato in funzione della molteplicità dei corpi e delle diverse condizioni di salute, e come i nostri corpi possono prendersi cura dello spazio stesso?