Il saggio tratta delle forme moderne di zona franca, categoria giuridica camaleontica spesso generatrice di miti e articolata secondo lo schema di una Fictio juris.
La trattazione spiega delle ragioni della divaricazione dei modelli storici di zona franca e delle nuove prospettive che si delineano in ordine soprattutto alle zone franche montane e alle zone
economiche ambientali
Sono quindi precisati i limiti formali e sostanziali entro cui muove la costituzione di zone franche in forza del diritto dell’Unione europea e del diritto costituzionale e ci si sofferma sui costi, sugli impatti e su alcuni paradossi nella creazione di queste aree a fiscalità differenziata.
Dopo aver sottolineato gli effetti dell’onda lunga dell’ideologia neo-liberista rispetto alle attese origina-riamente ricollegate all’istituzione delle zone franche, l’autore evidenzia ancora l’ampiezza degli spazi utili per un intervento normativo delle autonomie regionali su questo tema.
Il saggio si conclude con alcune riflessioni sulle scelte strategiche che si impongono per i territori che intendono fare proprie oggi soluzioni di questo tipo facendo leva sui poteri di autonomia normativa regionale.
