Nel 1889 Ibsen pubblica e fa rappresentare "La donna del mare", una delle sue opere più celebri. Il dramma affronta un caso di autosuggestione da parte della protagonista, allineandosi alle teorie in voga allora sulla psiche umana. L'opera è anche una riflessione sul rapporto coniugale e sulla crisi del mondo borghese di fine Ottocento.