L'articolo prende in esame due versioni e due traduzioni di "Berge in Flammen" di Luis Trenker - tutte realizzate in epoche differenti, in particolare durante il nazionalsocialismo/fascismo e negli ottanta/novanta. Sulla scorta di tutta una serie di esempi risulta che la traduzione del 1933, di assai buon livello dal punto di vista prettamente traduttivo, è in realtà sottoposta a pesanti interventi di (auto)censura, mentre la traduzione degli anni ottanta, non soddisfacente da un punto di vista prettamente traduttivo, non presenta interventi di censura. Anche la revisione del testo originale "Berge in Flammen" a cura di Trenker risente del mutato clima politico-culturale.