Nella letteratura maghrebina di lingua francese, il ricorso alla lingua francese e al riferimento culturale dell’"Esagono" è stato a lungo considerato il segno evidente dell’esilio linguistico o culturale. Oggi gli scrittori tendono a mettere da parte le tensioni insite nell’uso della lingua dell’ex-colonizzatore: lingua e cultura sono diventate mezzo di comunicazione e riferimento comune. Resta tuttavia da comprendere quali siano le implicazioni teoriche e poetiche di questa scelta. Questo articolo mira a mettere in luce il modo in cui gli scrittori e le scrittrici contemporanei trattino tale problematica all’interno delle loro opere.