Il d.d.l. Zan, se messo alla prova della Costituzione, non la passa ... e per colpa sua. La linea rossa tra «pensare», «dire» e «fare» non è - già oggi - affatto sottile. Ovvero, del chi troppo vuole, spesso rischia di nulla stringere
ABSTRACT [ITA]: Il lavoro tratta del c.d. «d.d.l. Zan» (n. 2005, attualmente all’esame del Senato) che contiene «Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità». Il tentativo è quello di esplicitare le ragioni giuridiche per le quali l’A., pur a fronte di un nobile intento di facciata, ritiene sarebbe sbagliata la sua approvazione da parte del Parlamento.
ABSTRACT [ENG]: The essay deals with the draft law n. 2005 (called «d.d.l. Zan» after its lead promoter) concerning measures to prevent and combat discrimination and violence based on sex, gender, sexual orientation, gender identity and disability. The aim is to explain the legal reasons that, against of a noble intent, lead the Author to wish the draft law rejection.