A partire da una ricerca etnografica effettuata nel 2012-2013 nel Nord-Est italiano, il saggio analizza con approccio transnazionale le reti familiari multi-situate delle donne ghanesi residenti in Italia in seguito alla crisi economica del 2007-08. Molti uomini capo famiglia, in genere apripista migranti, sono stati costretti a ripartire per trovare lavoro nel Nord Europa; quando la famiglia viene nuovamente separata, le donne attivano varie strategie su scala transnazionale, in parte facendo leva sul supporto matrilineare in Ghana, in parte attivando nuove forme di empowerment a livello locale. Emergono due modelli di emancipazione, una intesa come forma di libertà e riscatto personale che presuppone politiche di genere e welfare occidentale; la seconda presuppone forme di dipendenza dai modelli familiari tradizionali; dalle interviste effettuate risulta un quadro che non modifica le disuguaglianze di genere, nonostante le molteplici strategie messe in atto dalle migranti ghanesi rimaste in Italia.