L'ampio saggio, che attinge soprattutto all'archivio storico di Mediovenezie spa (ex Istituto di credito fondiario delle Venezie), è frutto della partecipazione a un progetto volto a ricostruire le vicende del credito fondiario nel Triveneto durante il XX secolo. Vi si documentano la genesi e i primi sviluppi del credito fondiario sorto nel 1902 per iniziativa della Cassa civica di risparmio di Verona, la quale, dopo i falliti tentativi degli ultimi decenni dell'Ottocento di soddisfare le sempre più pressanti esigenze della proprietà immobiliare della regione, istituì a tal fine una Sezione apposita, insediando poi parecchie agenzie nell'area di competenza veneto-mantovana. Nel contributo si dà conto di un peculiare strumento creditizio utilizzato, le cartelle fondiarie, rilevandone quotazioni e rendimenti nel quadro più generale del coevo mercato finanziario. L'attenzione si è inoltre focalizzata sulle caratteristiche dei mutui erogati, la normativa che ne disciplinava la concessione, il loro numero e durata, il loro ammontare medio e complessivo, le modalità del loro ammortamento, i rigorosi criteri adottati nella perizia degli immobili ipotecati.
