Parlare di transizione climatica pone i temi della riqualificazione e rigenerazione additiva e incrementale del palinsesto territoriale esistente – ricorrenti nel discorso urbanistico degli ultimi decenni – in una posizione sì importante ma accessoria. L’invito è, piuttosto, a prefigurare nuovi statuti e metabolismi spaziali, capaci di reagire a profonde e continue trasformazioni, andando al di là di puntuali strategie di mitigazione e adattamento, e prendendo le distanze da funzionalismi tecnocratici forieri di rimedi parziali. Tra le componenti strutturali del territorio che siamo chiamati a ripensare l’acqua è forse quella principale, soprattutto negli ambiti costieri del Nord-Est.