Negli ultimi anni, la letteratura internazionale è pervenuta a una problematizzazione della cartografia, orientandosi anche all’elaborazione di quelle che sono state variamente definite “mappe della percezione” o “mappe cognitive”, intese come dispositivi di ricerca, disseminazione e comunicazione. Pertanto, l’applicazione dei software GIS deve confrontarsi con l’esigenza sia di analizzare informazioni testuali e visualizzarle cartograficamente sia con la rappresentazione della percezione umana dello spazio. Il contributo intende riflettere sulle potenzialità di tali approcci e strumenti innovativi utilizzando come caso studio l’analisi della percezione del rischio idrogeologico nel Comune di Genova e in Val Bisagno. L’approccio metodologico
proposto (PRi:SMA – Perception of Risk: Strategies for Mapping and Analysis) prevede l’integrazione di dati sulla percezione ricavati da differenti fonti. In questa sede si presenta l’analisi di un dataset di oltre 300.000 post pubblicati online su canali social, i cui risultati sono restituiti attraverso lo strumento del GIS qualitativo (il plugin “Cartogram” di QGis) con cui sono state realizzate anamorfosi cartografiche per rappresentare la percezione del rischio idrogeologico.