Parallelo tra la figura di Pulcinella e del “fool” in Shakespeare. Così come Pulcinella, che si presenta come incarnazione del riso, cerca di vincere la menzogna attraverso la beffa, anche il “fool”, colpevole di essere uno sciocco, denuncia le scempiaggini e la follia degli uomini. Sia Pulcinella che il “fool” si servono della notevole potenzialità metaforica del linguaggio gestuale, per disegnare il concetto rendendolo materialmente visibile. Entrambi fungono così da tramite tra teatro e realtà.