Traendo spunto da una recente pronuncia a sezioni unite della Corte di Cassazione, il contributo
affronta la problematica questione della sorte dei patti aumentativi del canone risultante dal contratto
di locazione abitativa scritto e registrato, contestuali alla conclusione di quest’ultimo e non
a propria volta registrati. Gli autori si soffermano, in particolare: (i) sui rapporti fra violazione di
norme tributarie e nullità civilistiche; (ii) sulle proposte esegetiche finora avanzate da dottrina e
giurisprudenza in relazione all’art. 13, comma 1°, l. n. 431/1998; (iii) sulla soluzione da ultimo
adottata dalle sezioni unite, le quali hanno sancito la nullità insanabile di tali patti.