I diritti del migrante possono comprendersi se posti all'interno dei diritti dell'uomo. Diritti del migrante e diritti della persona trovano infatti la loro coerenza e continuità nel concetto stesso di uomo in quanto Idea universale appartenente a tutta l'umanità, e senza distinzione alcuna.
Una simile visione dell'uomo migrante appare oggi tanto più valida se si considerano i sempre più importanti e inarrestabili processi di globalizzazione che investono ogni realtà sociale a partire dalle dimensioni economiche e commerciali. Si è appunto in presenza di una mondializzazione dei mercati a cui non sembra però far riscontro una corrispondente internazionalizzazione dei diritti umani.
Questi ultimi anni, anzi, appaiono ostacolati da interminabili, e oggi sempre più marcati, conflitti etnico-nazionalistici, da difficili rapporti tra identità nazionali e appartenenze socio-territoriali, da crescenti incoerenze tra mobilità e solidarietà, marginalità e tolleranza, produzione e sviluppo.