L’articolo è dedicato al fascino che la musica indiana ha esercitato in Pier Paolo Pasolini, attento lettore delle culture dei paesi del terzo mondo. Prendendo in esame il testo che egli scrisse nel 1961 in seguito al suo primo viaggio attraverso la complessa realtà di quella nazione, "L’odore dell’India", e i materiali visivi in forma documentaristica ad essa dedicati nel mediometraggio "Appunti per un film sull’India", l’articolo cerca di mettere in risalto la maniera con cui lo sguardo antropologico di Pasolini si è avvicinato a questa realtà. Gli adagi musicali contenuti nel testo e la colonna sonora del mediometraggio rivelano così come proprio la musica sia una delle principali chiavi d’accesso alla storia e alla realtà presente dell’India. Alcuni brevi cenni al cinema di Werner Herzog e Andrei Tarkovskij stanno a mostrare come la musica indiana sia stata più volte utilizzata, con modalità differenti, nel cinema europeo.
