La scultura lignea in Friuli è uno dei patrimoni storico-artistici più rilevanti della regione, sia in termini quantitativi che qualitativi. Tuttavia, la lunga e prestigiosa tradizione di studi su questi manufatti si è concentrata fino a tempi recenti sulla produzione del Medioevo e del Rinascimento, relegando ad un secondo piano quella dei secoli XVII e XVIII. Gli scritti raccolti in questo volume intendono colmare questa lacuna.
Parte considerevole di questo patrimonio conservato capillarmente in tutta la montagna friulana, è di provenienza oltralpina. Nel corso dell’età moderna i rapporti economici, sociali, culturali con l’area tedesca furono molto stretti, fondati sulla mobilità professionale degli uomini (in Carnia) e sulle attività artigianali e commerciali legate ai flussi di transito (nel Canale del Ferro e in Valcanale). Una delle manifestazioni di questi rapporti sono le sculture lignee di provenienza tedesca e slovena qui analizzate in prospettiva storica, stilistica e materiale.
A queste linee interpretative, è stata aggiunta l’analisi scientifica volta a stabilire le tecniche esecutive e lo stato di conservazione di questi manufatti.