Il presente contributo intende affrontare il tema della detraibilità dell’Iva assolta sugli acquisti allorquando il cedente o prestatore di servizi abbia omesso o ritardato di adempiere ai propri obblighi fiscali. Come noto, si tratta di una casistica molto comune e spesso oggetto di accertamento da parte delle autorità fiscali, le quali disconoscono la detraibilità dell’Iva per il cessionario che si trova a dover argomentare la propria buona fede nell’aver intrattenuto rapporti commerciali con il cedente inadempiente ovvero a dover provare di non essere stato a conoscenza (o di non aver potuto avere conoscenza) della condotta omissiva ovvero fraudolenta della controparte. La giurisprudenza della Corte Edu offre degli spunti di notevole interesse per affermare la spettanza della detrazione Iva in capo al cessionario a partire dalle tutele offerte dall’art. 1 del Protocollo 1 della Carta dei Diritti dell’Uomo in tema di diritto di proprietà.
