Il saggio esamina, su base storiografica e documentaria, il problema dell’uso e della considerazione del denaro contante da parte del clero secolare, nei vari livelli gerarchici, fra i secoli XII e XV. La lettura di un manipolo di fonti archivistiche assai diversificato per natura e conservazione suggerisce l’impressione di un impiego corrente , necessario alla vita delle persone e delle istituzioni, che creava scandalo solo in caso di degenerazioni ed esasperazioni.