La ventennale attività di Giovanni Astengo – come urbanista, architetto e pianificatore – in Umbria permette di individuare questa regione come uno dei suoi “laboratori”, come lo saranno prima il Piemonte e più tardi la Toscana, e nello specifico quello nel quale la sua attenzione si è più felicemente orientata a risolvere i problemi della città storica e del territorio di antico insediamento. Se da Assisi e Gubbio verranno i suoi primi incarichi per la redazione di piani regolatori, sul loro territorio Astengo elabora e sperimenta un metodo di lavoro e di intervento che segnerà la cultura urbanistica e architettonica italiana e che il saggio va ad illustrare criticamente. E non a caso è a Gubbio che, con il supporto di molti enti pubblici umbri, viene organizzato il primo Convegno nazionale per la salvaguardia e il risanamento dei centri storici, quello che produrrà la prima “Carta” per i centri storici e la nascita dell’ANCSA.