«In epoca storica il metro peonico (o cretico) non riveste alcun ruolo nei peani»: questa apparentemente sorprendente constatazione di Lutz Käppel (‘peana’ e ‘peone’ sono infatti etimologicamente legati) riesce in effetti confortata da una lunga e verisimilmente ininterrotta successione di testi peanici in dattili (dalla Ionia del iv sec. a. C. agli esemplari di età ellenistica rinvenuti in vari angoli del mondo greco, dalla Macedonia di Dion alla Fenicia di Tolemaide), per cui si è anche parlato di ‘automatisierte Paiane’. Questo studio intende ridiscuterne più approfonditamente la struttura metrica, approfondendo la suggestione, avanzata recentemente da Faraone (2011), secondo cui Elio Aristide si sarebbe ispirato proprio al metro dattilico per alcune sue composizioni.