Il saggio discute le prospettive della filosofia politica e della scienza politica in Italia. Alla ricostruzione storica delle due discipline a partire dalla fine del XIX secolo segue l’esame dei loro rapporti sulla scia delle riflessioni di Bobbio. Delineata la portata degli studi politici nelle istituzioni di ricerca ed accademiche e la loro incidenza nell’opinione pubblica, sono discusse le due principali prospettive della filosofia politica, la normativa e la storico-ermeneutica, indagandone le relazioni con le scienze sociali e la filosofia pratica, e argomentando per una loro integrazione. Sulla scorta dell’analisi epistemologica sul ruolo del sapere disciplinare in rapporto ai problemi della Lebenswelt, il punto di convergenza è individuato nella capacità degli studi politici a contribuire in sede transdisciplinare all’instaurazione di buone pratiche, come testimoniato dalla cooperazione tra attori istituzionali, accademici e della società civile nel campo dei diritti umani.