In relazione all'intervento legislativo relativo alla legge n. 241 del 1990, le considerazioni sviluppate prendono avvio da una risalente sentenza della Corte costituzionale: la sent. n. 13 del 1962. Da essa Vezio Crisafulli muoveva per tentare di delineare lo statuto costituzionale del "giusto procedimento". La giurisprudenza costituzionale successiva non apporta significativi elementi di novità nella direzione della costituzionalizzazione del giusto procedimento. Piuttosto alcuni spunti sono ricavabili dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che tende ad estendere le garanzie del procedimento giurisdizionale ai procedimenti amministrativi. Alla luce di tutto ciò vengono prese in rassegna le modifiche più salienti della legge n. 241 che hanno arricchito di garanzie il procedimento stesso cercando di incidere soprattutto sui tempi di svolgimento del procedimento di cui dovrebbe essere garantita una durata "effettiva"..