Lo studio propone un’analisi contrastiva delle tre traduzioni slovene dei Promessi sposi del Manzoni: dalla prima, proprio all’inizio del secolo (1901), di Ivo Benkovič, attraverso la poco più recente di Andrej Budal (1925), per finire con la versione molto più moderna dello studioso e pubblicista Jaša Zlobec (1977). Sulla scorta della comparazione di numerosi brani – in particolare di quelli più noti e di quelli che per motivi diversi presentino le maggiori difficoltà traduttive – il saggio ricostruisce il modo di procedere dei tre diversi traduttori, individuandone le caratteristiche, e in particolare la maggiore o minore efficacia.