Il diagramma ha caratterizzato la produzione architettonica più avanzata degli ultimi anni, sia come strumento in grado di alimentarne metodi e obiettivi che come “forma-simbolica”, insieme dichiarazione ideologica e dispositivo operativo. Questo articolo traccia estensivamente l’attitudine del diagramma ad agire come macchina astratta, capace di sintetizzare le questioni, di proporre relazioni tra dati di fatto e loro traduzioni progettuali, di alimentare la proliferazione di soluzioni anche al di là delle volontà di controllo compositivo, di selezionare i risultati.