In contributo intende offrire una panoramica della situazione sociolinguistica che caratterizza la comunità slovena in Italia. Per il diverso andamento delle vicende storiche nelle province di Trieste e Gorizia da una parte e nelle provincia di Udine dall'altra, l'analisi tratta le due entità territoriali in modo distinto. Tra queste due aree sociogeografiche sussistono infatti alcune differenze sostanziali pur essendo entrambe accomunate da una situazione di vulnerabilità della lingua slovena esposta alla forte pressione esercitata dall'italiano, che nell'intera area d'insediamento della comunità slovena in Italia è l'unica lingua ufficiale. L'uso dello sloveno in contesti pubblici è ridotto, la segnaletica bilingue è rara e il sistema scolastico non prevede - salvo poche eccezioni - l'insegnamento dello sloveno nelle scuole con lingua d'insegnamento italiana. Ciononostante, nella fase storica attuale, segnata dall'avanzamento dei processi di integrazione europea, si registrano alcuni progressi che lasciano presagire la possibilità di una graduale uscita dalla difficile situazione in cui versa la lingua minoritaria dal Primo dopoguerra. Le nuove prospettive di sviluppo riguardano soprattutto due livelli della pianificazione linguistica, riguardanti lo status della lingua e l'acquisizione di nuovi parlanti.