Il Porto di Trieste ebbe un vivace sviluppo nel XVIII secolo, nel corso del quale assunse un ruolo importante e significativo nell’economia della città. In precedenza, nel
periodo romano, la città disponeva di due piccoli scali, che avevano un ruolo legato solamente ai collegamenti con la costa istriana. Nel periodo seguente all’epoca romana,
la funzione del porto si ridusse ulteriormente, ed esso si trovò relegato ad un ruolo assolutamente marginale.
Elementi decisivi per lo sviluppo dell’emporio triestino furono la decadenza della Repubblica Veneta e le scelte di politica economica degli Asburgo: Carlo VI era, in effetti, convinto che la prosperità dell’Impero sarebbe derivata dallo sviluppo di una solida attività commerciale, supportata da un’altrettanto valida marina mercantile.