Il contributo prende in esame la produzione di Napoleone Martinuzzi nel campo della scultura, e cerca di fornire un quadro dei riferimenti culturali su cui si articola lo sviluppo di questo aspetto della sua attività, sicuramente molto significativa dal punto di vista numerico e per quanto riguarda la qualità e la varietà delle soluzioni messe in campo.
Si è cercato di privilegiare soprattutto le opere presentate alle maggiori esposizioni e quelle legate alle principali realizzazioni nel campo della scultura monumentale, una sequenza di lavori che spaziano dal Simbolismo degli esordi al neoquattrocentismo degli anni venti, per giungere al raffinato eclettismo modernista dell'ultima fase della sua carriera. Punti fermi di questa analisi possono essere considerate le due sale personali allestite nel 1923 in occasione della quattordicesima mostra dell’opera Bevilacqua la Masa, e nel 1942 alla Biennale di Venezia.