L’attuale domanda di mobiltà è, pertanto, indipendente dalla produ¬zione e va sostenuta in modo radicale attraverso la realizzazione di sup¬porti articolati sia in legislazione sia in infrastrutture che richiedono vari interventi: importante e significativo è il contributo del governo italiano (unico in Europa) consistente nel c.d. “ECOBONUS”. Ma non basta. È necessario elaborare dispositivi legislativi in grado di sostenere la modalità marittima che appare l’unica in grado di sopportare l’attua¬le domanda di mobilità delle merci nel mediterraneo. La Pianificazione contenuta nel Piano Regolatore Portuale di Civitavecchia comprende la realizzazione di una nuova darsena per le “Autostrade del Mare”. Detta nuova infrastruttura rappresenta il naturale programma evolutivo del ca¬botaggio – “Autostrade del Mare” nello scalo laziale. La ex darsena petroli, costituita dalle banchine nn. 18, 20, 21, è stata rapidamente trasformata in un terminale per la ricezione di traffico ro/ro per naviglio veloce di ter¬za generazione con lunghezza superiore ai 225 metri lineari. In realtà, la capacità attuale non è sufficiente a coprire il mercato, viceversa, la nuova darsena ubicata nell’area nord dello scalo potrà soddisfare la domanda e si troverà direttamente all’entrata del Porto con enormi vantaggi in ordine all’alta velocità navale che costituisce un’ulteriore spinta alla competizio¬ne del mercato del cabotaggio.