Il contributo ripercorre l'elaborazione dell'esperienza bellica negli scritti di Giani Stuparich, proponendo un percorso che dagli scritti privati di prigionia giunge fino alla composizione del romanzo 'Ritorneranno': la sopravvivenza del trauma collettivo, cui si aggiunge il lutto privato per la morte del fratello, rappresenta per oltre vent'anni il motore della scrittura stupariciana - tesa alla ricerca della forma più adatta per raccontare la realtà e il significato profondo della Grande guerra.