Omero e Quinto Smirneo narrano la stessa guerra, ma le divinità e le modalità con cui esse entrano in gioco sul campo di battaglia non sono le stesse: nei Posthomerica gli dei dell’Olimpo scendono molto più raramente sulla piana di Troia per aiutare od ostacolare i guerrieri, e anche quando lo fanno, i mortali non li possono vedere. Gli uomini talvolta non comprendono nemmeno le loro parole. Solo un ἡμίθεος come Achille o un profeta come Eleno possono capire le parole di un dio. Vi sono però altre divinità sul campo di battaglia: sono le personificazioni del fato e della battaglia, e a esse sono applicati motivi come l’invisibilità o l’essere nascosti nella nebbia, nell’oscurità, ereditati dalle divinità olimpie di Omero.