Il contributo si pone l’obiettivo di analizzare le dinamiche e l’evoluzione nella interpretazione, nella più recente giurisprudenza, e nel dibattito giuridico, in specie a proposito della domanda dei genitori degli alunni delle scuole elementari e medie di consentire, per i propri figli, il consumo, nei locali della scuola e comunque nell’orario destinato alla refezione scolastica, di un pasto portato da casa, in alternativa a quello messo a disposizione dal servizio mensa. Si giunge a toccare il delicato problema del bilanciamento tra esigenze di tutela, ci sono in gioco i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali ed esigenze organizzative della P.A., costrette a muoversi entro stringenti vincoli di bilancio. Emergono difficoltà ed incertezze, che possono essere affrontate guardando ad un mutamento di approccio e ad un’analisi basata su una visione più completa e complessa.