Partendo dalle vicende militari di Caporetto, il volume analizza
le conseguenze della disfatta dell’ottobre del 1917 sui soldati e
sulle popolazioni civili ed esamina come lo sfondamento del fronte abbia profondamente trasformato il territorio veneto-friulano-sloveno, divenuto campo di battaglia, luogo di passaggio di eserciti, oggetto di occupazioni militari e, nel dopoguerra, di una nuova ridefinizione politico-amministrativa. Il tema della violenza nel 1917-1918 viene esaminato attraverso diverse prospettive e situazioni: il contatto tra i soldati dell’esercito austro-germanico e la popolazione civile, l’esperienza della profuganza delle donne friulane e la loro rappresentazione nella propaganda, il lavoro coatto imposto dalle truppe occupanti alle popolazioni veneto-friulane, le proteste delle donne slovene di fronte alla penuria alimentare e alla crescente stanchezza per la guerra. Il tema dell’impatto della guerra sui territori del nord-est viene invece declinato attraverso l’analisi delle devastazioni belliche del territorio compreso tra il Piave e l’Isonzo, gli scandali legati alla ricostruzione postbellica,
la scoperta e il rafforzamento di nuove identità nazionali.