Il contributo, sulla scorta di carte inedite dell'archivio privato, ripropone la figura del futurista modenese. Un critico-letterato, il cui profilo sfugge ad una precisa caratterizzazione, la cui merita di essere considerata, sia per la mole della produzione rimasta inedita o confinata in sedi locali, sia, soprattutto, per il valore, non trascurabile, delle amicizie e delle esperienze vissute.