In questo contributo viene analizzata la ricostruzione della Confindustria dopo la Liberazione che fu indirizzata a rompere la condizione di isolamento in cui vennero a trovarsi gli imprenditori italiani dopo che i loro tradizionali interlocutori politici si rivelarono inadeguati a rappresentare gli interessi del mondo imprenditoriale nel nuovo assetto politico scaturito dalla fine della guerra. Il capitolo mostra che la mobilitazione degli interessi imprenditoriali avvenne per ripristinare certe condizioni socio economiche e politiche ad essi favorevoli: la riasserzione giuridica e politica della intangibilità della proprietà privata dei mezzi di produzione, la riaffermazione del principio della libera intrapresa, il mantenimento entro certe soglie di tolleranza delle richieste operaie, l’accesso privilegiato alle arene decisionali. La ricostituzione della Confindustria concorse a ricomporre in una sintesi unitaria l’insieme delle richieste degli imprenditori.