In questo contributo si identifica il manoscritto dei <i>Deipnosofisti</i> di Ateneo di Naucrati (ms. Firenze,
Biblioteca Medicea Laurenziana, Laur. Plut. 60) utilizzato da Angelo Poliziano e si dimostra, attraverso lo
studio dei riferimenti e delle citazioni reperibili, in particolare, nell’incompiuta <i>Miscellaneorum Centuria
Secunda</i>, che l’umanista lesse integralmente l’opera solo nel 1494, pochi mesi prima di morire. Si considerano
infine due testimonianze (inc. Firenze, Biblioteca Riccardiana, B. R. 345 e Firenze, Biblioteca Medicea
Laurenziana, Plut. 90 sup. 39) che attestano la prima diffusione, verosimilmente entro la cerchia dei suoi
allievi, di alcuni tardi studi su Svetonio di Poliziano (1494) nei quali si fa riferimento a un lungo passo del
testo di Ateneo (Ath. V 38- 39 [204d-206d]).