L’articolo si propone di analizzare il viaggio verso l’Oriente compiuto dal pordenonese Giuseppe Rosaccio nel XVI secolo, evidenziando come l’intera opera costituisca un “caso” a sé tra gli scritti odeporici dell’epoca soprattutto se si presta attenzione all’apparato iconografico che corredato da numerose incisioni raffiguranti mappe, porti, golfi, isole, litorali, città, vedute, fortezze, castelli e flotte navali costituisce il vero fulcro di tutto il percorso. La quantità e la qualità delle informazioni riportate, la singolarità del supporto cartografico e iconografico utilizzato, la particolarità e la minuziosità del disegno fanno di questo itinerario una vera e propria guida utile non solo agli Studiosi di Geografia, a Mercanti e Marinari – come specificato nel sottotitolo – ma a chiunque voglia conoscere, percorrere e raggiungere dal vero o con l’immaginazione la capitale dell’Impero Ottomano partendo dalla Serenissima Repubblica di Venezia, che emerge in ogni suo aspetto.