Il saggio si concentra sulla nascita e lo sviluppo della Committee of Concerned Scientists, una associazione di scienziati statunitensi nata nel 1973, impegnata sui temi della libertà di scienza e dei diritti umani. In particolare il focus è sull'Intervento della Committe in relazione alla situazione dei refuseniks sovietici (gli scienziati che chiedevano di emigrare o di spostarsi per motivi scientifici e a cui veniva vietato il visto) nel periodo della distensione degli anni Settanta. Speciale attenzione è rivolta alla posizione della Committee rispetto agli Accordi di Helsinki del 1975.