Due testi di Paolo Buzzi, l’uno dedicato a Gabriele
d’Annunzio e l’altro a Giuseppe Garibaldi, ambedue
adattati ai tempi che ne videro la pubblicazione
e pensati dal loro autore in conformità alle istanze
portate avanti dal Futurismo. Tuttavia, poiché si
tratta di poesia civile, si cercherà di illustrare come
il poeta abbia cercato di creare una poesia civile
futurista, ora adattando al nuovo movimento testi
precedenti, ora creandone di nuovi, sulla spinta
degli eventi storico-politici di quegli anni.