Dall’agosto 1940, nel ghetto di Varsavia furono recluse fino a 500.000 persone, destinate alla
morte di fame mediante un razionamento alimentare malvagio. Nel periodo febbraio-luglio 1942,
alcuni medici ebrei, che soffrivano le stesse condizioni dei loro pazienti, intrapresero uno studio clinico su 70 adulti e 40 bambini, ricoverati in due ospedali del ghetto. Questo studio fu straordinario
per ampiezza e rigore metodologico. Pochi manoscritti, contrabbandati fuori dal ghetto prima delle
deportazioni del 1942 e della sua distruzione nel 1943, furono salvati e poi pubblicati a Varsavia nel 1946 nell’opera intitolata Choroba Głodowa: Badania kliniczne nad głodem wykonane wgetcie warszawskim z roku 1942, a cura di Emil Apfelbaum, uno dei medici del ghetto, e pubblicato da American Joint Distribution Committee. L’opera testimonia, con grafici e immagini, l’atrocità della “Malattia da fame nel Ghetto di Varsavia”. Essa ha dato un contributo straordinario alla scienza della nutrizione umana.