Opzioni
Il rimpatrio e la detenzione dello straniero tra esercizio di prerogative statali e garanzie sovranazionali
2017
Abstract
Il libro è dedicato al tema del rimpatrio e della detenzione dello straniero in condizione di soggiorno irregolare. Esso è suddiviso in tre parti.
La prima parte consta di un unico capitolo e riguarda le garanzie internazionali a tutela dello straniero soggetto a una procedura di espulsione. Nel Capitolo I è stato esaminato un tema classico e piuttosto noto, cercando però di mettere in evidenza la specifica declinazione che taluni diritti fondamentali presentano in relazione alla posizione degli stranieri in condizione di soggiorno irregolare. La CEDU e la giurisprudenza della Corte di Strasburgo sono oggetto di un’attenzione particolare.
La seconda parte è dedicata alla disciplina dell’Unione europea. Sono stati esaminati prima i profili interni della normativa, in particolare quanto previsto dalla direttiva 2008/115, che reca norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. Nel capitolo II viene fornita una panoramica complessiva della procedura di rimpatrio, in tutte le sue diverse fasi. Nel capitolo III è stata esaminata a parte la questione del trattenimento del migrante. Il capitolo IV attiene invece ai profili esterni delle politiche di rimpatrio. L’indagine si focalizza sugli accordi di riammissione che l’Unione europea e gli Stati membri possono stipulare con i Paesi terzi, al fine di agevolare il ritorno dei migranti.
Infine, l’ultima parte del libro è dedicata alle “grandi questioni aperte”. Essa è suddivisa in tre capitoli. Il capitolo V riguarda il diritto al contraddittorio nella procedura di rimpatrio. Il capitolo VI indaga i limiti alla criminalizzazione dell’immigrazione irregolare derivanti dal diritto dell’Unione. Il capitolo VII, infine, delinea lo status riconosciuto dall’Unione allo straniero non allontanabile.
Il lavoro si chiude con le conclusioni. L’analisi svolta nel libro ha individuato le lacune maggiori della direttiva rimpatri e condotto all’elaborazione di soluzioni interpretative volte a dissipare i dubbi che tale regolamentazione solleva. Sulla scorta di questa analisi sono stati indicati i punti sui quali sarebbe auspicabile un nuovo intervento del legislatore dell’Unione.
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