Nonostante siano trascorsi oltre due abbondanti lustri dalla pubblicazione del D. P. R. 445/2000 nel quale si trovano le direttive per una consistente trasformazione delle PA attraverso l’adozione dei flussi documentali basati su tecnologie digitali e conseguente dematerializzazione, si osservano ancora importanti isole di divide. L’aumento degli adempimenti succedutisi nel corso degli ultimi dieci anni ha appesantito i carichi di lavoro degli uffici generando, di conseguenza, un incremento del patrimonio documentale cartaceo. L’applicazione integrale del protocollo informatico, con relativa polarizzazione delle attività verso un sistema basato sulla “pratica elettronica”, permette di ridurre i tempi grigi presenti in ogni procedimento amministrativo. A beneficiare maggiormente di questa integrazione fra metodo e tecnologia è soprattutto l’efficienza, mentre permane stabile l’efficacia in virtù della presenza di legislazioni e regolamenti nei quali sono definiti tutti gli output necessari.