Brevemente, questo è l’itinerario proposto: muovo dalla persuasione, diffusa in molti autori, del nostro abitare un tempo di cambiamento radicale, descrivibile nei termini di un vero e proprio cambio d’epoca. Ciò che suggerisco è quindi una descrizione dei tratti essenziali di questa novità, mettendo in luce le principali sfide che essa dischiude. Tra queste, ed è il secondo passaggio, mi soffermo in particolare sulla progressiva delega decisionale che l’uomo va riconoscendo alle macchine, con specifico riferimento alla crescente autonomia dei sistemi algoritmici. Il terzo passaggio si concentra su uno degli aspetti più problematici di tale delega decisionale, ovvero l’opacità dei criteri e il rischio di subire passivamente le soluzioni individuate da "macchine sapienti". Infine, proprio tentando di arginare i rischi connessi alla rivoluzione digitale, provo a segnalare possibili piste di ricerca lungo le quali sviluppare un’etica delle macchine capace di riannodare l’alleanza uomo-tecnica.