Nell'Italia del secondo dopoguerra, ormai avviata dopo il 1948 a una lunga stagione di centrismo politico, il caso di Bologna rappresenta un unicum: amministrazione municipale a guida PCI e opposizione imperniata sul uno stretto intreccio di linee pastorali, opzioni politiche, visioni sociali, che ebbe come indiscusso protagonista il card. Lercaro. La prima fase di quel lungo confronto si concentrò negli anni 1952-1956: quelli che costituiscono appunto il cuore della presente analisi. La stessa si basa su materiali in larga misura inediti ricavati in prevalenza da svariati fondi dell'Archivio centrale dello Stato.